Il Club dei Volterriani: Il Volterriano Nr.3,
1993
- Mauro Arrigoni, Fabrizio Pini, Ilse Walker
Modelli matematici di reti alimentari per la biodiversità
di ecosistemi nell'Amazzonia
(Abstract. Models of cyclic food webs. Eigen's model of cyclic
population interaction referring to pre-cellular evolution is modified for cyclic food webs as
they are found, for exemple in tropical ecosystems on poor soils. Thus
decomposition on each trophic level promotes the growth of primary production. Furthermore,
herbivory and predation are seen as cooperative growth effects on the respective consumers, in
that excess production on any trophic level promotes the growth rate of the next one. The
system is open, each level may have additional, external resource inputs. For primary
production, this is a necessary condition. Species composition within trophic compartments is
not considered; for simplicity, each compartment may be represented by a single species. The
only question to be answered is, whether cyclic interactions favour system stabilization, i.e.
species coexistence. Four models are presented, including general environmental limitation,
logistic density-dependent limitation and timelags. Introduction of logarithmic terms according
to (Jones, Steiner, Arrigoni) permits for precision of equilibrium conditions and for explicit
solution of examples. All models demonstrate system stabilization as a result of cyclic trophic
interac-tions. The equilibrium conditions appear to be biologically realistic and consistent,
to the extent of agricultural management by Man.)
- Antonio Steiner, Martin Gander
Autolimitazione quale naturale principio di convivenza
(Abstract. La trilogia che qui presentiamo, per i metodi usati, ha tutto
in comune con un nostro lavoro apparso nel precedente numero di questa rivista. Per il caso di
due popolazioni, legate fra loro da termini di accoppiamento logaritmici, si era riconosciuto
che sia i sistemi preda-predatore, sia quelli di tipo competitivo, sia i cicli non più vincolati
da alcuna condizione ambientale (mai considerati finora) tendono ad un punto di equilibrio
stabile, che assicura anche a lunga scadenza la convivenza delle popolazioni, dopo l'aggiunta di
un'autolimitazione il cui tasso superi un certo valore da noi indicato. Non appena però si
introduce una semplice periodicità, anche in uno solo dei coefficienti di crescita intrinseca
(comportamento questo che ci sembra molto naturale) allora si osserva in tutti i nostri sistemi
l'insorgere di affascinanti cicli-limite. Il presente lavoro è dedicato soprattutto allo studio
del loro influsso sul comportamento delle popolazioni. I calcoli che portano a soluzioni
esplicite dei sistemi dinamici presi in considerazione sono tediosi ma forniscono formule
finali di estrema semplicità e trasparenza.)
- Martin Gander
Autolimitazione fievole
(Abstract. In due recenti lavori sono stati sviluppati dei principi che
in confronto a quanto trovato da V. Volterra e da B.L. Jones segnano un progresso verso una più
realistica descrizione dell'evoluzione di due popolazioni in competizione. Le nuove idee
tengono aperta la possibilità di una convivenza relativamente pacifica fra le popolazioni, ma
necessitano dell'aggiunta di un nuovo concetto, quello di autolimitazione fievole, finora del
tutto trascurato. Grazie ad esso il passaggio dai classici teoremi di Volterra ai nuovi
enunciati si effettua gradualmente in modo del tutto naturale. Nel presente lavoro consideriamo
i primi due anelli di una catena nutritiva, all'inizio della quale poniamo una popolazione x1
(insalata) con crescita appunto fievol-mente autolimitata e che in più presenti una periodicità
stagionale. Di x1 si nutra la popolazione x2 (lepri). Lo studio completo anche solo di queste
due popolazioni in interazione si rivela particolarmente istruttivo. In un secondo tempo si
potrebbe introdurre un ulteriore livello trofico, considerando anche la presenza di una terza
popolazione x3 (lupi) che si nutre di x2.)
- Patrick Guidotti
Sguardo all'analisi delle equazioni differenziali alle derivate
parziali con l'aiuto della teoria dei semigruppi,
parte II
(Abstract. In questa seconda parte cercheremo di mostrare come quanto
presentato nel primo contributo possa essere applicato al problema astratto di Cauchy.
Presenteremo un metodo per affrontare equazioni differenziali ordinarie in uno spazio di
dimensione infinita. La soluzione del problema di Cauchy astratto potrà essere a sua volta
applicata alla risoluzione di equazioni concrete, sia su tutto che in un sottoinsieme limitato
con contorno regolare. Purtroppo non abbiamo né lo spazio né il tempo di trattare il secondo
caso, che richiederebbe dei prerequisiti e dei risultati che non avrebbe senso introdurre
in un lavoro, che vuole soltanto dare l'idea di una filosofia per affrontare le equazioni
differenziali alle derivate parziali.)
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